Le signore del vento
Affusolate, toccano il cielo con un
dito.
Salutano passanti distratti roteando le
lunghe braccia.
Il loro silenzio ne attrae ipnoticamente l'attenzione.
Sbucano dalla punta di una dolce
collina tondeggiante o sovrastano imponenti altipiani aridi; spesso
in compagnia, formano lunghe file di aghi volteggianti, come in un
domino provocato dal vento.
I loro corpi, sorretti da piedi ben
piantati nel terreno, sono vibranti di energia.
Gli occhi di bambina ne ammirano la
leggiadra maestosità. Vi passano accanto, intimoriti ed incuriositi,
osservando le signore con stupore ed entusiasmo.
Si immedesimano in quei corpi dalle braccia spalancate e dai volti imperturbabili, fissi nel
vento.
E così vedono distese assolate che si
perdono all'orizzonte, dolci colline macchiate di giallo e di verde;
solchi acquosi di piccoli torrenti e oasi dove si abbeverano greggi
compatte; voli di falchetti con grandi ali spiegate che si lasciano
cullare nel vuoto.
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