'La vita sessuale della donna brutta' di C. Tajes



Avanti, siamo sinceri: a chi piace immaginare la vita sessuale di una donna brutta?
Cercavo un modo per ricominciare a leggere, dopo aver acquistato decine di libri ed averne aperti e subito dopo chiusi altrettanti.
Cercavo anche un modo per sopravvivere al grigiore dell'autunno, semplicemente aggrappandomi ad una motivazione che, nelle ore di riposo, mi tenesse incollata al divano, sotto una coperta calda, con il gatto raggomitolato sulle mie gambe ed un tè caldo tra le mani.

Ed ecco che mi è balzato agli occhi, tra le copertine a poco prezzo buttate alla rinfusa nel cesto della mia bancarella preferita, questo titolo accattivante, che prometteva pagine interessanti. 
Le pagine sono state completamente all'altezza delle aspettative. 

La donna racconta delle proprie, inaspettatamente numerose, esperienze con l'altro sesso, presentandole come uno studio condotto in prima persona per poterne poi trarre delle conclusioni. Mi ha fatto procedere tra le pagine a colpi di sorrisi e talvolta di fragorose risate. Durante la lettura non avevo davanti agli occhi una donna brutta e grassa, se non nei passaggi in cui la voce narrante stessa si descriveva o si definiva come tale, facendo esplicito riferimento a qualche dettaglio del suo corpo non propriamente al top dell'estetica. 
Il racconto così divertente viene però intervallato da amare prese di coscienza. Ma la protagonista non ne fa mai un dramma ed è forse proprio il suo atteggiamento, a metà tra la serena accettazione dello stato delle cose ed una perseveranza senza precedenti che la contraddistingue su tutti i fronti, che rende le piccole verità più dure e fautrici di riflessione. Una su tutte è la riflessione sulla svendita di se stessa che mai, in realtà, la donna mette in atto, neppure quando, ad esempio, cerca di seguire il consiglio dispensato dalla cugina: 
Mostrati sempre meno intelligente di quello che sei, per quanto poco intelligente tu possa essere. Incantati a ogni sciocchezza che dice. Dai la tua opinione soltanto dopo aver ascoltato la sua. E ovviamente la tua sarà la stessa.


E infine questo magico Brasile che fa da sfondo alle vicende. Un Brasile in cui si trova e si cambia facilmente lavoro! Chi lo avrebbe immaginato? Un Brasile in cui al ristorante si paga in base al peso di ciò che si mangia e non a porzioni (ecco da dove deriva questa meravigliosa modalità di servizio di uno dei miei ristoranti preferiti!).

Insomma, consigliatissimo per una lettura fluida, rilassante e non impegnativa.

Il segno che mi hai lasciato...
Qualcuno ha detto che le donne non si innamorano della persona, ma dell'amore. Io rischierei un addendum: e le donne brutte non si innamorano dell'amore, ma di un filo di amor proprio.

In una parola: Divertente

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