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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

'La ragazza del treno' di P. Hawkins

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Certi libri non riesci a chiuderli prima di essere arrivato all'ultima pagina. So che è l'effetto che "La ragazza del treno" ha avuto per molte persone, ragione del suo successo. La cosa strana è che n on mi ha particolarmente emozionato, come è successo, ad esempio, con "Magari domani resto" di # Marone . Non mi ha particolarmente sconvolto, come accade con # Ammaniti e non ho riscontrato uno stile linguistico particolarmente impressionante, come mi è successo con # Torregrossa . Eppure ero lì, a continuare a leggere, anche quando il sonno mi chiudeva gli occhi, anche quando il viaggio da pendolare era finito; ed ero lì, a continuare a pensare ai personaggi ed alle vicende, anche quando avevo chiuso il libro. Una storia estremamente coivolgente , che tiene letteralmente incollati sulle pagine, le quali scorrono veloci e senza fatica. Una storia raccontata da occhi femminili, che narrano in prima persona.  Forse sarà stata anche la st

Adele

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E con lei, anche un monologo teatrale si trasforma nella piacevole lettura di un momento. Mi ci ha trascinato "la mia" #Torregrossa . E il nome così bello, Adele. E questa copertina di un rosa accecante. Mi sono seduta comoda sul divano e mi sono ritrovata in platea, rapita da una scenografia semplice, a pendere dalle labbra di questa donna che, accompagnandosi con gesti femminili ed eloquenti, mi ha condotto in un viaggio sul palco tra presente e passato.

'L'assaggiatrice' di G. Torregrossa

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"Mi sto accorgendo che il mondo gira attorno al sesso, e credo anche di aver capito che se sai usarlo bene da schiava puoi diventare padrona."  Io, di questo libro, ho sentito l'odore. Anche se addosso portavo fumo, arrosto, sole, cibo, corse, stanchezza della doverosa gita fuori porta di Pasquetta. E dopo averlo aperto, l'ho divorato. Ho persino tralasciato i doveri di casa per evitare di fermarmi: seduta di spalle al balcone, con la luce fitta di un pomeriggio primaverile a picco sulle righe ed i piedi sollevati sul letto.  Voglio fare, per certi versi, come # Anciluzza : lasciarmi trasportare dallo # scirocco caldo che investe la Sicilia, ripararmi dal calore in un retrobottega che risveglia i sensi, incidere indelebilmente nella mente e nelle mani le succulente # ricette della tradizione. Per ogni ricetta, una vicenda; per ogni sapore, una sensazione; costante il parallelismo gusto/sensualità. In una sola # donna , si mescolano, alternando